Ma quale Gen Z? Attitudini, valori e comportamenti di una generazione che sfida i luoghi comuni

La “Gen Z” viene spesso descritta come un unico blocco omogeneo di giovani, ma quanto corrisponde alla realtà? In un panorama sociale in continua evoluzione, etichettare un’intera generazione con un’unica definizione rischia di offuscare le profonde differenze esistenti al suo interno.
La suddivisione classica della Gen Z comprende tutti i nati tra il 1996 e il 2012. Tuttavia, appare evidente come un arco temporale così ampio, che include adolescenti di 12 anni e giovani adulti di 29, renda impossibile considerare questi individui come un gruppo omogeneo per attitudini, valori e comportamenti.
Grazie a una ricerca condotta tra giugno e ottobre 2024 da Future Concept Lab, in collaborazione con Sylla – Istituto di Ricerca e Webboh Lab, emergono dati che sfidano i luoghi comuni sulla Gen Z. Lo studio ha coinvolto 4.000 soggetti, distribuiti equamente in quattro fasce d’età, rappresentative per genere, area geografica e dimensione del centro di residenza.
Il risultato?
Un quadro ben più articolato rispetto alla narrazione stereotipata della Gen Z. Piuttosto che un’unica generazione monolitica, il libro di Francesco Morace e Linda Gobbi, “Ma quale Gen Z?”, suddivide il gruppo in quattro distinti “nuclei Z”:
- ExpoTeens (13-15 anni): Giovani in fase esplorativa, alla ricerca di conferme e nuovi stimoli, con una forte attenzione ai trend e ai social media.
- ExperTeens (16-19 anni): Ragazzi che iniziano a costruire la propria identità con maggiore consapevolezza, sviluppando interessi e competenze specifiche.
- CreActives (20-24 anni): Giovani adulti creativi e proattivi, impegnati nello sviluppo personale e professionale.
- ProActives (25-29 anni): Pragmatici digitali che affrontano le sfide del mercato del lavoro con determinazione e spirito critico.
Differenze che contano: tra ansie, creatività e pragmatismo
Le differenze tra questi gruppi non sono solo di età, ma anche di visione del mondo, aspirazioni e paure. Se da un lato i più giovani vivono in un contesto di incertezza e pressioni sociali, i più adulti mostrano una maggiore capacità di adattamento e azione pragmatica.
Un quadro che sfida il mondo adulto – genitori, insegnanti e istituzioni – chiamato a comprendere e supportare una generazione dalle molteplici sfaccettature. Ma anche il mercato, che deve imparare a segmentare e personalizzare l’offerta per rispondere alle esigenze di ciascun gruppo.
Un libro per comprendere la vera Gen Z
Il saggio “Ma quale Gen Z? Attitudini, valori e comportamenti di una generazione che sfida i luoghi comuni” di Francesco Morace e Linda Gobbi, con contributi di Furio Camillo e Isabella Guaitoli, è una lettura imprescindibile per chiunque voglia approfondire la conoscenza della generazione più studiata e discussa del momento.